Paggena:Altavilla - No finto casamia.djvu/41

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Teofilo si presenta dalla porta di mezzo con baffi, barba lunga, soprabito ec. e guarda d’ inforno per breve pausa.

Puf. f Chi è sto scapiglione? ) chi volete?, Teù. (con tuono imponente) Siete della schiatto?

Pul. ( tra sè) (A mme schiatta 1 te venga no cancaro caro amico. )

Teo. Siete di questa casa?

Pul. Sono un collaterale.

Teo. Rispondete giusto: che bestia siete?

Pul. Méscola, come voi.

Teo. Amico, parenté del padrone di casa?

Pul. Già: amico, parente... quel che volete voi.

Teo. lo non comprendo. Chiamatemi il signor Pan grazio.

Pul. E voi chi siete?

Teo. ( infastidito ) Un diavolo.

Pul. ( tra sè ) ( Qhe te torce! ) (entra a dritta) Teo< Eccomr qui sconosciuto. Mano sicura ha vergato un foglio a me diretto pressantemente, nel quale si manifesta che mio fi* glio Errico invece d’applicarsi alle scienze, mena i suoi giorni nell’ ozio e pratica questa casa per vagheggiare una tal Clorinda,

lo so bene eh’ egli vien trascinato dagUinfami consigli del suo cugino Rinaldino... ah! se la fortuna lo presenta a’miei sguardi, egli sì lo giuro, egli sarà la vittima del mio paterno sdegno! Il trasporto pel Lotto che predomina T animo del signor Pangrazio, mi dà campo di presentarmi qual cabalista, e scorgere così ogni movimento dell’ ingratissimo figlio. Vien gente, (siritira in fondo)