Paggena:Altavilla - No duetto sbriogna e no palco arrepezza.djvu/82

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cosi vile, ed ardite di mettervi nel ufo palco? uscite fuori.

Pep. Che buò asci fora? simmo doje gentildonne.

Luc.

Lau. Siete due ciantelle! (ai litigano fra toro)

Otta. (comparisce sul paleoscènico) Olà! zit. to! (agli astanti) Amatissimo pubblio» « perdonate questo percepimento. A voi; seguilate la farsa. >...

Rin. (caca la testa al di fuori del paleo tU Laura) Seguitate, seguitate la farsa cbe poi il signor compositore ragionerà meco.

Otta. a Mina. No, tu parlarraje co mme, grannissima bestia 1

Rin. Così si offende un nobile?

Otta. Vattenne si nobile, va a ffa lo ciarlatano fora. Signor pubblico, quel nòbile reodeva i cerotti per i calli e le pezzette lacide pe li brodacchè.

Rin. Va bene, va bene! (via)

Otta. Alò, attori; seguitate la fari».

Lui. (riprincipia il dialogo, di sópra) Nozomma tu nasciate a IV no la..

Lau. (gridando) Non proseguite.

Otta a Lau. Ebbene, si attacca il finali con an solo patto.

Lau. E qual’è?

Don. (rendesi visibile sul palcoscenico) Quello di perdonare vostro nipote.

Lau. Non mai.

Otta. (agliattori.) Seguitate...

Lui. (c. s.) Nnzomma...

Lau. Non proseguitele perdono, sì, te perdono...

Otta. E mi accordi la tua granfa?

Lau. Farò tatto quello che vuol.