ATTO SECONDO
La stessa camera»
SCENA I.
Gncnroo 9 Lucrezia f indi Filinto.
Gia. No, per l’ultima volta io voglio parlare a D.Rosa; bramofar conoscere a quella vecchiaccia quanto valga il risentimento d’un giovane tradito.
Luc. Ma vuje comme penzate? Ve volite esposere, a no scuorno senza ricavarne niente.
Gia. Scorno! sai tu che Giacinto Ornali ha conversato in questa casa con tutto il riguardo possibile J’
Luc. E ssapite vuje ca dinto a sta famiglia prattr«ano duje suggetle che so ppiezze gruosse? nientemeno no conlino e no cavaliero.
Gia. Un contino ed un Cavaliere! Ora comprendo il perchè mi si è proibito di qui venire! Dun•. • que la parola di matrimonio verso Elisa è svanita, dunque ogni promessa è andata a vuoto?
Luc. Ma chi nciave corpa? vuje; aggiate pacienzasite troppo sofìstico; già, comme amico de