Paggena:Altavilla - Lli fanatice pe lo Geronta Sebezio.djvu/3

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A pochi è ignoto il nome di Domenico Bocchini, avvocato napolitano. La fama del sapere di lui era giunta anche oltremonti, e gli è sopravvissuta. Dotto nell’ebraico, nel greco, nel latino ed in molti altri idiomi ancora, facea per questa sua scienza poliglotta lo stupore di chiunque lo avvicinasse. Cortese per modi, fu la delizia de’ giovani che seco lui famigliarmente s’intrattenevano. Lo studio suo profondo negli antichi scrittori, parea gli avesse dato molto del venerando; ed invero non appariva l’uomo di questo secolo, agli atti, alle abitudini, alla favella, all’odio che nutriva per tutto che non fosse giusto ed onesto. Il suo volto arieggiava del Platone, o di non saprei dir qual altro filosofo dell’antichità. Lunghi scendeangli i capelli sugli omeri; abiti che poteansi dire alla stoica, lo coprivano.

L’opera del Bocchini — Gli arcani gentileschi svelati, e che poi incominciò a veder la luce in pubblicazioni periodidhe col titolo — Il Geronta Sebezio, bisogna che oguun ne convenga, è rimasta monumento