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Paggena:Altavilla - Li ttre epoche.djvu/73

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Gio. (affettuoso ) Luigia, ricordali cbe ti ho cresciuta.

Pan. Jlfr. Pensa a noi altri che.,.

Luì. Si, sì,usciamo, [via Luigia, Alfre: Pangra: e Giud. per la porta di strada. )

Gio. Io ho deciso, e Luigia sarà mia moglie.

Rod. ( si slancia e lo afferra con impeto dicendogli ) Sarà un* cavolo tua moglie! questo^ progetto non mi piace, ed io te lo proibisco!

Gio. Che!! ( atterrito } (i sei dimenticato cbe so* no il padrone?

Rod. Non sento: se otterrai la mano di Luigia io V ammazzo.

Pul. Ah y ah, ah! mo lo padrone è aedso da lo sotto...

Rod. Rinunzia a Luigia o ti strozzo.

Già* ( È furente, bisogna secondarlo). No... non.di penso più.

Rod. Va subito da quei due melensi, e di loro, che non pensassero più a quella ragazza.

Gio. Sì, sì, farò tatto quello che vuoi, non t’allarmare.., non ti prender collera... (parte dicendo ) ( Ora tf accomodo io. )

Rod. Vederla maritata con tra omaccio! non mai.

Pul. Si,sì, haje fatto buono; e ssi chillo buonfommo deD. Rodrigo... ah! ah! ( piangendo quasi). l’avesse canosciuto. ».avesse avuto sta sorte!. • mo nce vò, me n’ avriadate granello.

Rod. ( con vivo cuore.) Non dubitare cbe Rodri* go, abbenchè mortò,pure ha conosfeiuiojl tuo belpuoreU abbracciami, abbracciami... sór lo., solo*., unico amico mio!..,

PuL Ora fi! ti muorte pdre sv an ioordanò de me!