Paggena:Altavilla - Li duje segretiste.djvu/28

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Ern. (risentito) Come! io...

Oro. Sì, sì: le vostre riceite costano assai, e ppe ssanà a ffratemo nce và auto talento... Nce vonno specifici, segreti, polveri, erbe...

Ern. A me si parla così!

Oro. A voi, a voi: io so cchiaro a li ccose meje.

Ern. (con stentata prudenza) Sentite: due considerazioni ora mi vietano di rispondervi. La prima, perchè corre tra noi un antic’amicizia e non lice troncarla; la seconda, perchè io calcolo le proposizioni quanto valgono: per cui, non essendo voi nel caso di meco disputar su d’ una scienza tanto sublime, meritate compassione anzichè risentimento.

Oro. Io merito compassione! io!!! (con impeto) Embè,signor mio, ella a questo istante se ne vada, perchè mio fratello non ha bisogno di lei.

Ern. Ed io ho tutto il piacere di appagarvi... Lasciate che dia sfogo ad un sentimento d’amicizia, che vegga vostro fratello, e quindi ci saluteremo.

Oro. (Vi Jo diavolo! veneno chilli duje-, vedeno a cchisto, non so dde parere, e cca nne vene no sconquasso!,)

SCENA III.

Matilde e Faustina conducono Pangrazìo, che presenta lo stesso finto contorcimento del tatto primo.

Ern. (tielVosservdrlo) Che spettacolo!

Oro. Mme pare che s’è arronchiàto cchiù de stammatina! (lo fanno sedere)

Ern. D. Pangrazio che vi sentite? (sedendo a fui vicino) (Confidatevi con l’amicò)