usar sulle prime dolcezza.) Gennarino. Sai già che io sono tuo padre?
G.fi. Almeno...
Gir. E come tuo padre ho dritto di sapere, tutto ciò ehe hai fatto per fùori.
G.fi. Che ho fatto? ho mangiato, ho bevuto mi son divertito.
Gir. E niente altro?
G.fi. No.
Gir. (alterandosi a gradi a gradi) Parla...
G.fi. (atterrito) Papà...
Gir. Parla briccone!. parla, ohe hai fatto?
G.fi. Papà, nierit’ altro.
Gir. (colle mani sul viso) Parla fatti uscir lo spirito.
G.fi. (piangendo) Papà nient’ altro..
Gir. Hai dato fuori nessuna promessa di matrimonio?
G.fi. Signornò.
Gir. Signornò? lo neghi? lo vuoi oocultare? —• Confessa 9 birbante!... Quella tale.Annetta (torleta.
G.fi. Annetta CorJeta!... chi?...
Gir. Quella che... capisci? il dqimro usurpato, non ti ricordi eh? vuoi nascondere tutto, assassino! ma sappi ch’essa è qui, essa è giunta a far la cameriera per tua cagione; ora si •chiamerà il qotaro, la sposerai per forza, andrai a fare il servitore, e tuo padre, corpo di un Gattòn, non lo vedrai piò, no, non lo vedrai più. (via)
G.fi. Miserieordia! io ho iato promessa di matrimonio ad Annetta Corleta?