Vai al contenuto

Paggena:Altavilla - La folla pe lu ppane francese.djvu/29

'A Wikisource.
Chesta paggena nun è stata leggiuta.
— 29 —

tte in sacca! si scrive col pane in sacca! ali panza mia no sbottà!

Pad. (alt avventore) Signor mio scusate, dovete usare il pane del mio caffè, mi pare che non sia conveniente il restituirlo.

Avv. Zitto, non la fate più lunga, mangerò 1’ uno e l’altro. (seguitando la colazione) dia. (Lopa matutina!)

Con. (leggendo come sopra) Dalli, dalli, sferza senza misericordia t

SCENA IL

Il Baroncino* D. Alessio e detti; indi lo si Ciccio vestilo in giamberga, o soprabito.

Bar. (entra parlando con D. Alessio) Possibile! La bella madama non è àncora giunta da Ponticelli.

Ale. Ma mme pare caro Baroncino mio,che tu nne sei bene informaggiato. Dacché s'è aperto sto magazzino fistauratore deli* appetito di noi altri nobili, si è osservato che due volt? al giorno viene la panatica Poifticeitesca francese. Prirnma Monzù porta io pane, e pò là bella Madama.

Bar. Per conseguenza noi altri siamo sempre intenti a far colazione nella seconda portata.

Ale. Motivo per cujo noi altri facimmo disgiunè a mezzo giorno.

Bar. Non prima già, perchè manca il desiderio.

Ale. anca co lo fatto.La sera conversazione, teatri, bigliardo, se fanno li tre, li quatto, te corichi tardo, t'alzi a li diece, all’ unnice, ed ecco perchè verso mezzogiorno te viene il go