Paggena:Altavilla - Duje figlie gruosse e uno piccerillo.djvu/46

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Err. Oh! scusate, non credeva di offendervi: sapele bene che chi si trova 'circondala dalla nobiltà, chi conversa con dame, chi bada a visiosi affari di famiglia, chi viene fornita d' uno spirito grande, non sempre può star d’un umore, ha dei momenti d’agitazione...

Lor. Chi conversa con dame, chi si trova in mezzo alla nobiltà, rivede dopo 12 anni uno zio carnale, e non Io riceve con quell’ affezione dettata dal proprio sangue, non corre ad avviticchiarsi al suo collo, non resta por minuti, fra le sue braccia,non ringrazia la Provvidenza d’averlo veduto!!E se questo zio fosse morto, che si sarebbe detto? (imita la voce di Erri.) — Il Cielo l’abbia in gloria, salute a noi che siamo in vita— ma no, egli vive t

egli viene a visitarti — sì, sì, sia il benvenuto; già il vederlo o non vederlo è Io

stesso; oggi la mia mente è occupata ad altro f le mode f la società, il teatro, le convenienze mi stanno a cuore; ed uno zio, diamine! ed uno zio... — Bene, l’accetteremo, lo rivedremo... sì.., si... Ma che volete? i miei pensieri sono tutt' altro. Posso più ricordarmi di quella vita misera e semplice che menava in una campagna, di quel sudore che grondava sul nudo terreno, di quella vendemmia, di quei piatti delicati di peperoni, di quel lotto morbido di paglia e lenzuola di stoppa?.. ah! signornò: oggi siamo nelle dovizie: rammentiamo con dispiacere la vita passata, opprimiamo, facciamo dimenticare i doveri di padre, lasciamo marcir nella miseria due vittime sconsolate... ma non è d’uopo tralasciar la galanteria, le feste, il teatro, il ballo ed il diavolo che trascini te e me, che 80A qui venuto a rompicollo per rivederti.