Paggena:Altavilla - D. Ciccillo a la fanfarra.djvu/47

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tiQì'o) dovrà presentarsi al padre per dor mandarla in^isposa. tGen. Avite sbaglialo, non soago io, è cchislo amica. (indìoando Carlino)

Err. Bah! tùu sei Garbino Torroncjno; questo sj? gaore ^chiamasi |>. Ciccillo a la fanfarra. (Ben. Gtyérnò sbagliate. O. Ciccillo a la fanfara è no sopraonoDbme; lo yero nomme siyo è Garlino Torroàcino* (<

Err. Voi! (guardandolo pqn serietà) far. (Mi$e?o me!).

Pul. (Òhi statfe a bbedè che esilio mo vò vede la maraviglia gquorpo q to pattone mio!) fjvr. yoi dunque ùon siete mio amico, ma rivale 1.il Esco come si fa. Senzafor strepilo, ora forniti 4* dufc spade ci condurremo alla Villa; e mentre che suona la mu' sica r^oi sulla spiaggia faremo plifféte plàffete; (facendo U segno della. scherma) io vi consegnerò una spada'nel venticello e subijo anderò a sposare la bella Eleonora,

Pul. (a par.) A la,VilJa co la musica se ferra , lo pplìffite pplàffete? aggio capito mo sì acciso armonicamente. *

Car. Piano signor mìo... cheplìffetp* epjàffete! Questa signora di pui parlate ho^ é » mia conoscenza ^ il padre aijeì è solo amico del mio. genitore efr a taf uopo ho ricevuto dallo sjtesso una lettera Diretta al signor Pangrazio» ìpeuj vi è il suo^consenso legalizzato, acciò presentandomi sì al padre che alla figlia possìa..* ',

Err. Diable! avete* tutti questi documenti e volete, distogliermi dal plìffele e plàffete!... allons! alla Villa... (invitandola)