Paggena:Teatro - Salvatore di Giacomo.djvu/357

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ATTO SECONDO



DECORAZIONE


Il larghetto Sant’Aniello a Caponapoli, ov’è la casa di Assunta, una bottega da stiratoria, che dà sul larghetto.

A destra dello spettatore è una piccola credenza, addossata alla parete e guarnita di porte a vetri. Dentro vi sono i piatti, le bottiglie, le posate, ecc. Subito dopo segue la porticella della stanza ove Assunta dorme. Appresso è quella dell’antico pozzo.

Addossato alla parete di fronte allo spettatore, verso destra, è un «comò» guarnito di tutto quello che si usa mettervi sopra. Sul «comò», attaccato al muro, è un quadro di un santo. A sinistra del «comò» pende dalla parete uno specchio senza cornice, e sopra lo specchio è una finestretta a vetri, che dà sulla via e dalla quale entra maggior luce.

Nel mezzo della stessa parete di fondo è la porta a vetrate che dà sulla via. Appreso, verso sinistra, è attaccata al muro una corda dalla quale pendono camicie stirate. La parete a sinistra dello spettatore è interrotta pur da una medesima corda, dalla quale pure pendono camicie stirate. A sinistra dello spettatore è il lungo tavolo per la stiratura.

Seggiole, conchette verdi, tutto quello che occorre a una bottega di stiratrici.

Sono le nove ore della sera.

È l'antivigilia di Natale