come è vera la pettinatrice vivace, chiacchierona e di ottima pasta che sfarfalleggia per le case, annoda le trame, stuzzica i vecchietti e si fa perdonare le scappatelle per la sua adorabile esuberanza di fanciulla florida, ardita e senza peli sulla lingua; l’usuraia che lotta più per i quattrini della dote che per la dignità della sua posizione... sociale è nella vita di tutti i giorni, come il buon vecchio prete che interpone i suoi buoni ufficii per il lieto fine. Un soffio di poesia aleggia su tutto, penetra in tutti, ammorbidisce i cuori più duri, fa commuovere i vecchietti al pensiero delle loro nozze di allora e fa cadere la sposa — riluttante per un’ ultima difesa del pudore — nelle braccia dello sposo; è la poesia nostra, del nostro popolo, la poesia sentimentale che ci vince, che ci domina, che trionfa sempre. E l’autore è stato poeta, ieri sera, e buon poeta.
E glielo ha detto l’applauso caloroso e convinto che gli ha tributato la sala tutta fin dal primo atto, e che si è ripetuto, sempre più entusiastico, ad ogni atto, evocando l’autore otto o dieci volte alla ribalta, in un saluto concorde, che era il più bello e sincero battesimo.
Recitazione magnifica. Gennaro Pantalena ha messo nell’interpretazione della sua parte tutta la sobrietà meravigliosa e stupenda del suo grande temperamento d’artista, e si è fatto più volte applaudire a scena aperta.
Efficacissima e drammatica quella attrice cosi piena di carattere e così sicura che è Leonilda Gaglianone.
Simpaticissima, vivacissima, perfettamente e spumantemente in carattere Amelia Bottone, un’artista che si è affermata con le più larghe simpatie nel teatro dialettale, e che ieri sera ha fatto prodigi ed è stata acclamatissima. Assai bravo e pieno di verità il Pretolani. Delizioso, come sempre, il Galloro, felicissimo nel trucco e nell’azione, artista squisito. La Del Giudice è stata perfetta, e assai graziosa, nella