"‘fluid j suoi urliceli or coll’inizialo V, or coi
nome «li Minio, or con «niello «li Pompiere.
Il rediv ivo Verità a limjie, il Pasquino, il
I’an fui hi-, lo Spirito Follai to, furono i giornali a
cui assiduamente collahom; ma si può dire die
ll0ll vi fu giornale clic prendesse a scopo di dire
il vero scherzando, no» raccolta o almanacco
<> slrenna che si prefiggesse «jucslo medesimo
scopo, a cui egli non arrecasse il valido soccorso della sua penna.
E pure <|uest’ animo gentile, il cui estro promosse il riso «li tanti lettori, era compreso intimamente da potenti dolori.
Fin dai giovani anni minacciato da «|uel mal
di cuoiv elio poi lo condusse alla tomba; addolorato dalla morte della madre che egli adorava; dolente di viver lontano dal fratello che
tanto amava e fra le cui braccia spirò; ingiustamente trascurato nelle promozioni di officio;
derubato di non piccolo capitale raggranellato
coi suoi lavori per sostentare una vecchiaja a
cui non potè giungere; pure conservò sempre
una rara serenità di spirito che non si smenti
mai fra le procelle della vita
Sembra incredibile a dire, ma è pur vero che
i dolori inorali più che altro spensero lui eli<‘
aveva speso tutta la sua vita a rallegrare gli
animi, a suscitare il riso in <]uanti lessero >
suoi scritti.
Sicché il dì 28 novembre <881 fu un gioro**