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Paggena:La morte accanto al tesoro con Pulcinella garzone d'un carnacottare, e nascosto in una botte per salvarsi la vita (1830).djvu/47

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lete uccidermi . . . Deh per pietà che male vi ho fallo ? Io vi additerò dov’ è riposto il denaro ; e .se avidi siete di averlo , prcndete- velo , io tutto ve lo dono , e dippiù vi giuro sull’ onor m o , su quanto vi è di più sacro y xli conservare un eterno , inviolabile silenzio ma nou*mi levate la vita per carità , perchè togliere dal mondo un innocente che nulla vi ha fatto , e formar la sciagura di due infelici ragazzi , che muoverebbero a pietà gli stessi sassi quando sentissero la perdila fatale della loro svenlu rata genitrice. Sirn. Elena? Tu sogni, o vaneggiò Con que- sti sospetti lecito ti fai di oltraggiare il piu onesto di tutti gli uomini del mondo ? e che... Eie. Ma quel pugnale? . . Sun. Lo portai per qualche occorrenza. . . An- zi , per fai vi vedere . . . prendi caro paren- te , e giacché qui siamo sicuri , vanne , ed attendimi sopra, dà il pugnale al Sergente , indi gli dice in disparte. ( Nasconditi nelle scale , e quando ti chiamo sii pronto ad ac- correre. Ser. Vado, via. Eie. pa/pUande. Simone ? Sirn. cori tenerezza. Elena ! Figlia mìa ! Eie. Sono sicura? Sim. Di che temete? Eie. lo fido in voi . . . Ecco il nascondiglio. va al muro. Qui vi è un chiodo. . . ecco- ••• • un palmo sotto di questo vi è la pie- tra , che . . , getta un grido. Ah ! . Sim. Cos’è? Eie. Oli Dio! Che veggo! Sim. Che cosa ? . Eie. Ecco , ecco il sangue di mio marito. ♦ Sim. Dove ? Eie Qui , su quésta pietra, vermiglia ancora , <d, aggrumilo. Sim. Come l . . Eie. Si T usèì dalla mano allorché chiudendo questo buco j ferissi leggermente perdio** ver-