Paggena:La morte accanto al tesoro con Pulcinella garzone d'un carnacottare, e nascosto in una botte per salvarsi la vita (1830).djvu/39

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Pul. E io l’ aggio date fé ciuco grana ped’uno.

Fon. Servono pc dimane. accostandosi alla quinta. Beili figlili jatevenne. escono de’ LaZcroni, che, si affollano intorno a Ponzo dicendo tutti in confusione Ccellenza Ccellenza: Forno dice. Va bene; va bene, e seguitando i Lazeroni ad importunarlo, egli fa degli atti di disgusto, e si volge dalla quinta opposta d’ onde sortono degli altri replicando lo stesso. Forno si dirige successivamente dalle altre due quinte, come per andarsene, ed accade lo stesso empiendosi tutto il teatro di Lazeroni i quali susurr ano Ccellenza Ccellenza. In questo mentre saranno uscite Ter escila, Jcnnaricllo, e Pascariello con lumi in mano, che derideranno Ponzo, dicendo.

Ter. Oh quanta vastase che danno I a cucca a Bonzo! Ah ah..,

Jen. Chcsta è da ridere veramente.

Pas. E io caulicchiofje non se n’atfdòna che ie danno la burla. 1 Lazeroni quando saranno sortiti tutti si di sporranno in due file a destra ed a sinistri del teatro, lasciando Fonzo in mezzo. Teresella, Jennaricllo, e Pascaci elio saliranno sopra le sedie con le candele in mam per meglio osservare la scena, c rideranne __ sgangheratamente.

Fon. E mo ch’avite fatto! M’avite puosto mmiezoi

Laz. tutti ad alta voce con una specie dicati * mena. Ccellenza si.

Ter. Oh cornine so curiuse l

Fon. V aggio ditto dimane 5 jatevenne md.

Laz. Ccellenza no.

Fon. Non ve ne volile ire?

Laz. Ccellenza no.

Fon. Oh che pnzzat’ essere accise!

Laz. con voce basta, e diversa cantilena. UsccIIenza.