Paggena:La morte accanto al tesoro con Pulcinella garzone d'un carnacottare, e nascosto in una botte per salvarsi la vita (1830).djvu/32

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ATTO II.

SCENA I.

Strada come nel'atto 1.° senza i rispettivi venditori,

Simone, e Baronessa.

Sim. Ma,cafmatevi Sig.* Baronessa Bar. No, non ki posso calmeggiare. Con me La Baronessa Voccola eretiera di tanti Proceij c Magnati trattata cosi villanescamen tel Da chi? Da no Jodecc Da no Dottere!

Sim. Ma che vi ha falto il Giudice?

Bar. Che mi ha fatto! Na cosella de nienté na cosa che ci verrebbero cortelli di suvararo per risarcinarla. Sim. Ma pure? Bar. Prima di tnlto mi ha fatto fare mezf ora d’anticamera, dieendo ehe stava impeduto. Come Una Baronessa fat P antieamera k Porco schfenzoso! Ma me la pagarra. Le voglio cosere un vestito, che me n’ ha da nomenare A noi altri si fa l’anticamera, non a loio. lo mi ricordo quando stava in bonis, che un ’giorno venne meno ua faticatore fuori la sala ch’ era yenuto per esser p?gato, giusto perche gli feci fare quattr’ ore di sala, E adesso, adesso con tntto che sono una pezzente non ricevo nessuno se prima non lo fo aspettare. almeno un ora... Eh Simone mio, se sono cadute le anelle ci sono* restate le díta, la Baronessa sarà sempre Baronessa/

Sim. E poi?

Bar. E poi è sortito S. E come un vero turzo mafaro, senza inchinarsi, senta baciarmi la mano senza manco farmi -alegeitare e’ si e posto a sentirmi. Io gli liodette> il torto fatto a mio nipote che lo hanne artesfato. L* crederesti Siunode? Se fo se stato un altro Gl»^