Sim. É a efiè dmfinsrfa atcva questa somma?
Ele. A comprarne ut» vistoso podere subitòcchè fosse stato spropfiato dalla giustizia;
Sim. Dunque Fonzo che tiene la chiave se l’avrà preso seni* attro.
Ele. Non è possibile, giacché il luogo che lo nasconde non è noto che a me sòia.
Sim. Ma perchè non ve- lo prendesse prima di ‘consegnare la chiave, alla Baronessa? *
Ele. Perchè la chiave mi fu tolta con hna sor», presa, senz’ avermi dato tempo di andarlo a rilevare, e prima non ne aveva avuto bisogno. ~ì che pensate adesso di fare/ mai per vostro mozzo si potesse avere
- per poco questa chiave, io re n« sarei estremamente tenuta. ’
Sim. Volentieri, la chiederò a Fonzo.
Ele. Ma non gli dite nulla per carità. Srfn. Oh/-... vi pare I.. Me la farò dare questa sera isfessa...
Ele. Oh quanto vi debbo /...
Sim. Niente /niente ì. Dirò a Fonzo che la chiave serve a me pcc un mio particolar nc-‘ gozio j e mi farò lecito anche per non farmela negare d’inventar qualche tavoletta, potendolo fare in buona coscienza ~ perchè si tratta rfl mnà col lisi on di doveri. •.Ma voi /per altro.,.. Così sola... in qutl luogo,, di notte... i
Ele. Che cosa? Sintr Fonzo non ne saprà nulla... Ma voi sapete ch: * egli è un uomo sospettoso... Che so io... Queste notizie te porta il venie si suol dire... ^tempre potrebbero...
Ele. Veramente anch’ io ho qualche timore... Mi farei accompagnare da mio padre.:. Ma egli è vecchie, pieno di acciacchi, abita lor>-, tano da qui insieme eun Luisa l’altra mia sortila... Stnone?
Sim. Ségno*»? • H t