Sim. Si felice, felice f... E non rammentatc voi 1’ unico e pianto abbastanza bensì, ma grande ed irreparabile delitto da me commes* so anni addietro nel farvi una proposizione indegna del vostro cai attere, e della mia virtù?
Ele. Ma questa T avete espiata abbastanza col pentimento di molti anni per farmene dimenticare, c le continue replicate prove che mi date di disinteresse e di beneficenza vi hanno da ine meritata non solo la stima primiera, ma il primo posto nel mio cuore di amorevolezza dopo del padre. Sìm. Mi amate qual padre?
Ele. Come tale vi slimo.
Sim. Voi richiamate sul mio ciglio per tenerezza le lagrime.
Ele. Oh solo / Ob verace amico di una sventurata#
Sim. Ma perchè non mi mettete a parte di ogni vostro segreto, acciò potendo adoprarmi a vostro vantaggio, non perda l’ occasione di fat lo?
Ele. Ma io non ho che dirvi... Le mie eii>costanze voi tutte le conoscete... La perfiJa Baronessa...
Sim. Non mi parlate di quell’ indegna, che già la mia virtù vinta dallo sdegno è presso a la» sciarmi. E se io la tratto, questo lo fo appunto per persuaderla a desistere dalle ostilità, e dall’ oppressione che vi usa.
Ele. E quale oppressione! La più ingiusta, la piò prepotente, la piu inudita. Non contenta i’ iniqua di togliermi questa casa coll’ avermene non so com’ sottraiti i documenti clic comprovavano la, mia proprietà, mi ha sequestrati tuli’ < mobili, e finanche gli ab ti „ e la dispensa che conteneva il pane de’ poveri tìgli miei... Infine ini ha posta in mezzo d# una israda, e debbo fra tre giorni lasciar questo tetto acquistato dai sudori ^dcU’ estinto miospolto*