Paggena:L'Eneide di Virgilio Marone trasportata in ottava rima napoletana.pdf/10

'A Wikisource.
Chesta paggena è stata leggiuta.

stesso scrisse ad un suo amico, ringraziare sovente Iddio, cioè di havergli data Napoli per patria: e perciò da gran tempo ardentemente hò bramato di farle qualche atto di pubblico ossequio: e, benche al mio poc’essere, e più poco potere si rendesse affatto impossibile far cosa, che in qualche modo potesse uguagliarsi o all’ardenza delle mie brame, o all’altezza della mia Patria, pure alla fine essendomisi offerta la congiuntura di disporre a mio arbitrio del presente libro, sarebbe il consecrarlo ad altri, che all’immortalità de’ vostri Nomi, un’oppormi alla giustizia de’ miei desiderj,e tradire il mio cuore. Oltre di ciò l’Eneade di Virgilio, vestita di bel nuovo alla moda di Napoli, cioè tradotta nella nostra natia favella,e per opera d’un sublime, ed ameno ingegno Napoletano, a chimeglio

potea dedicarsi, che à coloro, che formano il corpo di queslo Pubblico,e rappresentano tutta

in