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Circo equestre Sgueglia


Zenobia (un po’ confusa) — Embè[1]… Roberto solo a me tiene… Se non lo accudisco io, chi glielo fa…

Giannina — E giusto! Ma, vedete, è quistione di temperamento. Io, per esempio, non ho voglia mai di far niente. Mio marito, alle volte, s’arrabbia. Ed io capisco che ha ragione, ma ch’aggi’a fa’[2]? (A Bettina) Chillo mo sta dinto, pruvanno? mo ca jesce[3], doppo fatto doie o tre ore ’e capriole e zumpe[4], tene famme[5]? vò magna’? E io nun saccio[6] ancora che aggi’a accatta’ [7].

Zenobia — Ah, no! (Assaggiando un filo di pasta) Io poi, a Roberto mio non gli faccio mancare niente! (Allungando la voce verso il marito) Seh, ca quello chesto vorrebbe vedere: ca, quando tiene appetito, non fosse pronto il mangiare… Madonna, me ne potrei fuggire! (Assaggia un secondo filo di pasta).

Bettina (a Giannina) — Che? (Come dire: Avete sentito? Ad alta voce, con intenzione) Ah! Ce vò ’a furtuna a stu munno[8]!

Roberto (spazientito, sul punto di scattare) — Ah! «Asso»! (E fa per prendere una carta, nervosamente).

Carletto (fermandogli la mano a tempo) — Aspetta, chisto è «tre»!

Roberto (osservando la sua carta) — Ah! (Come dire: Hai ragione) E… me pareva «asso».

Carletto (rifacendolo) — «… me pareva asso». (Con altro tono) Tu he ’a juca’[9]! (Il gioco continua).

Giannina (a Zenobia, come concludendo un discorso) — Si, ma è troppo una servitù.

Zenobia (piccata) — E che vuol dire questa servitù? E dovere della moglie fare tutto al marito. La moglie lava, stira, cuce, rattoppa…

Bettina — …e il marito fa il damerino!

Roberto (scattando) — Donna Betti’… Donna Betti’, lasciate sta’ a mia moglie! (Moderandosi a stento) Fatela cucinare.

Bettina (sgraziata) — Chi ’a sta dicenno[10] niente?

Zenobia (ingenua) — Ca niente me sta a dire.

Roberto — E nun ’a date retta! Mannaggia! (E fa per prendere in una sola giocata tutte le carte che sono in tavola).

Carletto (esasperato) — Eh! Eh! Eh! Arronzate[11] tutto cosa! Staie jucanno[12] a «asso piglia tutto»[13]! (Porgendogli le carte che ha in mano, con eccitato sarcasmo) Vulisse[14] pure ’e mmeie?

  1. Embè: ebbene.
  2. ch ’aggi ’a fa’?: che devo fare?
  3. jesce: esce.
  4. zumpe: salti.
  5. famme: fame.
  6. saccio: So.
  7. accatta': comprare.
  8. munno: mondo.
  9. he ’a juca’!: devi giocare!
  10. ’a sta dicenno; le sta dicendo.
  11. Arronzate: raccogli in fretta.
  12. jucanno: giocando.
  13. «asso piglia tutto»; gioco da ragazzi che si fa con le carte napoletane.
  14. Vulisse: vorresti.