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Paggena:Circo equestre Sgueglia - Raffaele Viviani - 10 commedie.pdf/47

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Circo equestre Sgueglia


Samuele — Tenisse panne spuorche[1] ’a te fa’ lava’?

Carletto — No. (A Zenobia, che Samuele si è allontanato) S’è mmiso a ffa’ ’a lavannara[2]?

Samuele (imita il verso del galletto per fare l’entrata comica nella pista; quindi avviandosi verso la tenda, esclama) — Carle’, io ’o marito ’o saccio fa’! (Carletto gli apre la tenda e Samuele esce, rifacendo il verso con accentuato tono di buffoneria, accolto da una salve di applausi e di acclamazioni).

Carletto (a Zenobia, stranito) — Giesù, e chillo mo jesce pazzo! (Si accorge dello fotostato d’animo della donna) Donna Zeno’… Ma che avite fatto, chiacchiere cu Ruberto?

Zenobia (con voce di pianto) — Ca[3] quale chiacchiere… Ca quale chiacchiere.… Ca niente…

Marietta (entra dal fondo, cautamente, con l’evidente intenzione di voler sorprendere Nicolina a parlare con Roberto; dà uno sguardo nell’interno dello spogliatoio, si accorge che la figlia è sola; si avvicina a Zenobia) — Ch’è stato?

Carletto (scorgendola, preoccupato) — Vuie?

Zenobia — Niente… Niente…

Marietta — Come? Voi piangete!

Zenobia (singhiozzando) — Chi l’ha detto che piango? Io non piango! (Guarda Carletto che le fa segno di parlare) Niente… Niente… Che quella… Donna Nicolina… ha visto che io stavo con la testa appoggiata sulla spalla di Roberto mio… Avesse detto: «Fatevele nella carovana queste debolezze!». Mio marito, voi lo sapete, porè un uomo serio… Si è mortificato e m’ha dato nu spintone… (Singhiozza più forte, mentre Marietta, che ha tutto capito, guarda Carletto). E non è a dire che non sa mi vuole bene, no! Fin troppo me ne vuole! E chi sa che l’ha pigliato! (Carletto, per non compromettersi, esce per il fondo. Marietta mette una mano sulla spalla di Zenobia, per confortarla).

Zenobia (con un’espressione di riconoscenza, esce asciugandosi gli occhi).

Roberto (appare dalla stalla, in abito di cavallerizzo, guidando un cavallo perfettamente bardato per la corsa; nel vedere Marietta, si turba).

Marietta (con tono di contenuto sdegno) — Rube’?! embè io vi pregai…

Roberto (facendo lo gnorri) — ’E che?

Marietta (a Nicolina, che dallo spogliatoio compare in abito da cavallerizza per fare il numero con Roberto, secca, recisa) -Va te spoglia[4]!

Nicolina — Ma pecche?

Marietta — Spogliate, t’aggiu ditto!

Roberto (sottovoce, per giustificarsi) — Ma vuie ve sbagliate… Io nun me so’ muoppeto[5] ’a dint’’a stalla. (Marietta lo guarda, vorrebbe inveire, si frena a stento).

Nicolina Ma che ve so’ vvenute a ddi’? Che ve so’ vvenute a ddi’?

  1. Tenisse panne spuorche: hai panni sporchi.
  2. ’a lavannara: la lavandaia.
  3. Ca: che (è un pleonasmo):
  4. Va’ te spoglia: va a svestirti!
  5. muoppeto: mosso.