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Paggena:Circo equestre Sgueglia - Raffaele Viviani - 10 commedie.pdf/46

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Raffaele Viviani


Roberto (spingendo in malo modo Zenobia) — Va buono [1]? (Con ira) Mannaggia!

Zenobia (addolorata, mettendosi a sedere) — M’hai fatto male!

Roberto — M’hè a fa’ ave’ cierte osservazioni… (Entra nella stalla. Lunga pausa).

Zenobia (comincia a singhiozzare; quindi si asciuga gli occhi e si soffia il naso con un lembo del gonnellino) — E Come potrei essere più buona di così… Eppure… spinte, maltrattamenti, umiliazioni… (I singhiozzi ora la soffocano) E non è a dire che non mi vuole bene, no! Fin troppo me ne vuole! E chi sa che l’ha pigliato[2]

(Si ode dall’interno un «Oplà» di Carletto, alla fine di un esercizio. Applausi del pubblico, smorzati da zittii).

Samuele (entra dalla stalla su un minuscolo triciclo e fa un mezzo giro grottesco. È in veste di clown. Scorge Donna Zenobia, che va riasciugando il suo pianto, in fretta) — Donna Zeno’, è tornata, sta fuori… (Ripete il leitmotiv di poco prima, come un gioioso lazzo) «Questo tempo, che hai fatto? dove sei stata? Non mi riguarda!». (Continua a girare sul triciclo) «Ma guarda… ma senti…». (Ripete il gesto, come dire: non mi interessa). E allora è inutile essere forti! (Gridando) Donna Zeno’, io ’o marito ’o saccio fa’! (Si ode di nuovo la voce di Carletto).

La voce di Carletto — Et voila! (Applauso nutrito. L’orchestra suona un galoppo).

Musica


Samuele (ripigliando a girare, come parlando a sua moglie) — «E dimane, cucina ampressa, eh! pecche io mangio ’e ddoie. E po’ he ’a jtta’ ’o sango a llava’[3]!»>. M’aggi’a cagna’[4] nu fazzuletto, ogni tre gghiuorne. M’aggi’a fa’ quanta sciusciate[5] ’e naso voglio! Troppo ormai me songo abbassato! Mo basta! Basta! Basta! (Fanno eco al suo grido le voci interne del pubblico che va assistendo a esercizi pericolosi).

Le voci — Basta! Basta! Basta!

Samuele — ’O vi? «Basta!» (Felice) Voce di popolo, voce di Dio! (Di nuovo>, la voce di Carletto).

La voce di Carletto — Et voila! (La musica cessa, con un accordo tenuto. Applausi).

Samuele (afferra Carletto che appare dalla tenda e lo bacia, esclamando) — Muglierema è turnata!

Carletto (interdetto) — L’aggiu saputo…

Samuele — Sta fore, se sta vestenno dint’’a carovana! Jh che servizio! (Girando velocemente sul triciclo). «Stu tiempo che he fatto? addo’ sì stata? Non mi riguarda!» (A Carletto, perentorio) Dimane tu mange cu mme!

Carletto (sbalordito) — Grazie!

Samuele — All’una e meza stammo a tavula.

Carletto — Va bene!

  1. Va buono?: va bene?
  2. l’ha pigliato: gli è preso.
  3. hê ’a jtta’ ’o sango a llava’!: devi assolutamente lavare! (ma il tono è intimidatorio ed offensivo).
  4. cagna’: cambiare.
  5. sciusciate: soffiate.