Bar. (al servo che ha fra mani un abito di conseguenza abbenchè dì taglio antico) E lu clic fai colà piantato come un palo? rimetti quest’ abitaccio antico dal rivenditore sito al di fuori del mio palazzo è stato già da me incaricato di smaltirlo... su, via. (il servo si allontana) Ma ditemi il motivo del vostro Jitigfo.
Giu. E stata na cosa de niente, sigjioremio j io voleva fa na passiata dinto a lo Ciardino, e...
Bar. Vedete, vedete.,.per causa si innocente s’alza il bastone su d’un corpicciuolo così gentile!
Ans. Ma eccellenza, dovete conoscere...
Bar. Zitto; non soggiungete una sillaba.’.(0 Giuseppina coìi bel garbo) Va, va gioja mia, va a passeggiare... anzi cibati d’un frutticello, sai che il mio giardino è sorprendente per gli agrumi; togli cosi la bile che ti si è formata sullo stomaco.
Giu. Sissignore, me faccio passà la bile. (avviandosi)
Ans. (trattenendolo) Vuje che ddicite, signò... (a Gius.) Cionca lloco.
Bar. Lasciatela andare, vi dico.
Giu. V. E. tene no core de percocata! (avviandosi come sopra).
Ber. (rinnova il conto) E ne’beati Elisi Ove il piacer non muore’..
Bar. (la trattiene) Pia.„. pia... piano, (mette il capo fuori del cancello) Ah! ora compren do il motivo della tua passeggiata... sei malandrina!
Ans. Oh! ve site persuaso? mo nce vorriano li bastonate, sì o no?
Bar. Sulla vostra lesta? sì, sopo ben date.