Paggena:Agrumi - August Kopisch - 1838.pdf/358

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Pul. Mamma mia bella, so muorto.

Lun. Povero amico, non l’avessi mai conosciuto! (via.) (Si ode una flebile musica. Si vede comparire una sisurata Balena, che uscendo nel mezzo del Teatro, aprirà la bocca e ingojerà Pulcinella: poi a suo tempo si trasformerà in una ricca Conchiglia ornata di Coralli e di perle, in dove mezzo starà a sedere la Fata Serafinetta, ed al suo fianco Pulcinella. Cessa la melodia.)

Serafinetta. Ecco al fine compita la mia condanna, ed ecco l’istante che premiata l’innocenza oppressa, vedrassi con la perfidia la colpa. Sventurato scuotiti dal tuo letargo, e t’appressa a quella vendetta dovuta contro i perfidi complici del più spietato delitto. Pulcinella.

Pul. Chi me chiamma?

Ser. Chi può giovarti. Alzati.

Pul. Comme pozzo sosere si so muorto.

Ser. No, tu sei vivo.

Pul. E na vota ch’è chesto sto meglio morto.

Ser. Mi conosci?

Pal. Me pare che t’aggio risto a napole a bennere spiche cotte.

Ser. Jo sono una Fata.